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Coloproctologia

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Coloproctologia
Proctologia


Dr. Gaetano Tessera

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Diploma di specializzazione in Chirurgia nel 1983 presso Università degli Studi di Milano
Diploma di Specializzazione in Urologia nel 1988 presso Università degli Studi di Milano
Diploma di specializzazione in Chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica nel 1994 presso Università degli Studi di Milano
In servizio presso la Struttura Complessa di Chirurgia dell’ospedale S. Antonio Abate di Gallarate (VA), come dirigente di Struttura Semplice di Coloproctologia fino al 2015.
Ora libero professionista.
Interesse nella Coloproctologia dal 1983, con partecipazione a numerosi congressi e corsi d’aggiornamento nazionali ed internazionali, anche come relatore/moderatore
Interesse nella Stomaterapia dal 1984, con partecipazione attiva a diversi convegni nazionali ed internazionali, anche come relatore/moderatore
Interesse nella Chirurgia laparoscopica del colon-retto dal 2006, con partecipazione a numerosi congressi e corsi d’aggiornamento nazionali ed internazionali
Autore di 73 tra pubblicazioni edite a stampa su riviste nazionali ed internazionali, e atti di convegni o corsi d’aggiornamento nazionali ed internazionali
Organizzazione di 9 Convegni medici presso l’Ospedale S. Antonio Abate -Gallarate
Organizzazione di 6 Corsi d’Aggiornamento nazionale dell’A.I.O.S.S. (Associazione Italiana Operatori Sanitari di Stomaterapia)
Già membro della Commissione tecnico-scientifica della delegazione A.I.Stom. della provincia di Varese
Partecipazione attiva all’organizzazione di programmi di prevenzione di massa per le neoplasie del grosso intestino, in atto negli scorsi anni in diversi comuni della provincia di Varese
Medico addetto all’ Ambulatorio per la riabilitazione degli stomizzati – ex Centro A.I.Stom., affiliato F.A.I.S, presso l’ospedale S. Antonio Abate di Gallarate (VA) fino al 2015..
Attività chirurgica come dipendente ospedaliero negli Ospedali di Bollate (MI)(1979), Bormio e Sondalo (SO)(1980-81), e Gallarate (VA), dal 1981 al 2015.
Attività chirurgica come libero professionista nella casa di Cura convenzionata I Cedri di Fara Novarese e nella casa di Cura privata Columbus di Milano dal 2015 a tuttora
Interesse nella fisiopatologia del colon-retto dal 1988 con studi manometrici, e nella neurofisiologia ano-rettale dal 1989 con indagini elettromiografiche
Interesse nello studio anatomico anorettale con ecografia endoanale ed endorettale dal 2007
Già docente alla scuola per infermieri professionali di Gallarate
Docente in tre corsi teorico-pratici per personale infermieristico
Già membro del Comitato tecnico-consultivo dell’A.I.O.S.S. (Associazione Italiana Operatori Sanitari di Stomaterapia)
Già docente nella Scuola di Formazione per Infermieri Stomaterapisti AIOSS-AISTOM
Membro della Commissione per i protocolli diagnostici e terapeutici del Club delle Unità di Coloproctologia (UCP) negli anni 1999-2001.
Co-coordinatore Unità di ColoProctologia SICCR - Gallarate dal 2003 al 2015
Coordinatore regionale Soc. Italiana di Chirurgia Colorettale nei bienni 2009-2010 e 2011-2012.
Tutor per interventi chirurgici proctologici ad alto contenuto tecnologico dal 2006.

Questo sito riporta informazioni e consigli utili da parte di uno specialista nell'area della Coloproctologia, con una maturata esperienza in tecniche avanzate di Chirurgia Colorettale.

I disturbi dell'apparato digerente, e in particolare della sfera ano-rettale, sono molto spesso causa di sofferenza e di fastidio continuo.
In alcuni casi, se non tempestivamente diagnosticati, tali disturbi possono condurre il paziente a problemi ben più gravi sia dal punto di vista medico che chirurgico.
Una diagnosi precoce ed una efficace terapia possono risultare risolutivi del problema.

La visita proctologica è un esame clinico ed in quanto tale si compone di un’anamnesi, durante la quale il medico ascolta i sintomi del paziente indagando sulla sua storia clinica recente e passata, e di un esame obiettivo. Quest’ultimo si effettua generalmente con il paziente adagiato sul proprio fianco sinistro e le gambe flesse sull’addome e consiste in una ispezione della regione perianale e nell’introduzione di un dito guantato e lubrificato nel retto.
La visita è generalmente conclusa con una anoscopia, esame condotto mediante apposito strumento detto anoscopio, apparecchio del calibro paragonabile a quello di due dita. Attualmente per motivi igienici si utilizzano apparecchi monouso.
Scopo dell’anoscopia è la visualizzazione del canale anale e del retto distale.
L’esame, eseguito subito dopo l’esplorazione rettale, non richiede preparazione del paziente, è ben tollerato e risulta prezioso per le informazioni che offre in quanto consente di "vedere" direttamente già alla visita eventuali malattie del canale anale e del retto.

In ambulatorio esegue:

• Diagnosi delle malattie del colon-retto-ano
• Terapia medico-chirurgica delle patologie del colon-retto sia di tipo organico (malattia diverticolare, neoplasie, ecc.) che funzionale (defecazione ostruita, rettocele, enterocele, prolassi, ecc.), con chirurgia tradizionale e laparoscopica.
• Diagnosi e terapia della patologia anale (emorroidi, ragadi, fistole, incontinenza, condilomi, ecc.), anche con tecnologia avanzata.
• Legature elastiche ambulatoriali delle emorroidi.


Ecografia endoanale con sonda rotante

L'Ecografia endoanale con sonda rotante è una tecnica diagnostica introdotta per lo studio del tumore rettale, e successivamente è stata applicata anche per lo studio morfologico delle strutture del pavimento pelvico e per la valutazione anatomica degli sfinteri e della parete rettale, allo scopo di investigare eventuali patologie anorettali.

Tale esame è indicato soprattutto per la determinazione delle neoplasie del basso retto e del canale anale, inoltre può essere indicata per lo studio dell'incontinenza fecale, della stipsi da ostruita defecazione, nell'esame di ascessi, fistole anali, e del prolasso rettale. Le informazioni che si ricavano da tale indagine hanno una eccellente efficacia sul piano diagnostico e sulla scelta della terapia da eseguire.


La proctologia

Antica specialità della chirurgia generale, la proctologia ha progressivamente ampliato il suo campo di azione dall’ano e perineo (emorroidi, ascessi e fistole ) al colon retto comprendendo patologie flogistiche, neoplastiche , funzionali (stipsi).
Metodiche diagnostiche endoscopiche (anoscopia e rettoscopia, colonscopia), radiologiche (TAC, Risonanza Magnetica, defecografia), ed ecografiche (ecografia endoanale, transperineale, transrettale) hanno permesso di estendere l’attenzione alla pelvi e perineo in collaborazione con il ginecologo ed urologo per meglio comprendere e trattare la fisiopatologia dei prolassi (rettorettali e rettoanali e del rettocele) causa della sindrome da defecazione ostruita o, all’opposto, dell’incontinenza alle feci ed urine.
Il proctologo gestisce e coordina la diagnosi e terapia di molteplici problemi ano rettali e colorettali: per questo le conoscenze mediche si integrano con la scienza chirurgica e spaziano dalla infettivologia alla dermatologia, dall’oncologia alla genetica sempre avvalendosi della collaborazione di colleghi di altre specialità come radioterapisti, riabilitatori, nutrizionisti, psicologi, enterostomisti oltre che del gastroenterologo, urologo e ginecologo.


Lo sapevate che...

Le emorroidi sono uno dei disturbi più comuni
• Più della metà della popolazione presenta patologia emorroidaria, di solito dopo i 30 anni.
• Milioni di Europei attualmente soffrono di patologia emorroidaria
• In media si soffre in silenzio per lunghi periodi prima di richiedere l’aiuto del medico
• Metodi attuali di trattamento permettono la rimozione di alcune forme di patologia emorroidaria in modo molto meno doloroso di un tempo.
• Il grado di prolasso della mucosa rettoanale e del reticolo vascolare emorroidario permette di utilizzare metodi di terapia ambulatoriali quali lasclerosi e la legatura elastica per stadi non avanzati.
• La disposizione del prolasso (circonferenziale o assimmetrico, occulto od esterno) suggerisce l’impiego di suturatrici circolari o curve per la rimozione dello stesso.
• Solo quando la componente muco vascolare e’ costantemente esterna al margine anale, si impone la sua rimozione : le 3 ferite nel canale anale guariranno nelle 2 - 4 settimane successive.
• Sanguinamento durante e dopo la defecazione associato a dolore persistente è spesso dovuto alla presenza di una ragade anale
• Condizione anch’essa frequente, spesso induce il paziente a differire la defecazione per evitare il dolore.
• Si tratta di un taglio lineare nella cute degli ultimi due centimetri del canale anale (anoderma) che riveste lo sfintere interno costituito da muscolatura liscia: la contrazione tetanica di questo muscolo irritato dal contatto con le feci, provoca il dolore, variabile per intensità e durata in accordo alla profondità e dalla cronicizzazione della ragade.
• Il trattamento di questa condizione prevede un periodo di terapia medica al fine di modificare la consistenza delle feci, rilassare le fibre muscolari meccanicamente o farmacologicamente, ridurre la flogosi locale trattando il dolore.
• Ciò e’ particolarmente indicato in giovani donne che prevedano parti naturali; nel giovane adulto di sesso maschile e’ indicato l’ intervento chirurgico per risolvere rapidamente la sintomatologia dolorosa spesso inveterata.
• Dolore anale e perianale associato a malessere generale, febbre e brividi con senso di tensione o presenza di tumefazione cutanea al margine anale suggeriscono un ascesso anale
• L’ascesso anale è una cavità contenente pus in prossimità del margine anale o intorno al canale anale : a volte il pus può localizzarsi più in alto, vicino al retto.
• La fistola anale è il risultato di un ascesso precedente: le ghiandole anali a sede intersfinterica possono infettarsi e produrre un ascesso: il tunnel costituitosi tra lo sbocco anale della ghiandola e la cute ove l’ascesso si drena o viene drenato dal chirurgo, costituisce la fistola .
• Questa può essere semplice o complessa e viene classificata in base al decorso rispetto ai muscoli sfinteri (interno ed esterno):

  • intersfinteriche
  • transfinteriche
  • sovrasfinteriche
  • extrasfinteriche
• L’ecografia endoanale aiuta nella corretta diagnosi, l’esperienza del chirurgo è determinante per un corretto trattamento.

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Che cos’è l’ecografia transanorettale a 360°?

L’ecografia transanale è una metodica diagnostica eseguita utilizzando una sonda lunga e sottile inserita dall’ano fino a percorrere tutto il retto (circa 13-15 cm) ed in grado di emettere onde acustiche di diversa frequenza. Attraverso l’esame è possibile registrare immagini delle strutture anatomiche dell’ano e del retto attorniati dalle fasce muscolari e legamentose che li sorreggono. Così come si è in grado di osservare vagina, utero o prostata e ricostruire spazialmente l’anatomia del paziente e le eventuali lesioni.
A volte si confonde l’ecografia transanorettale a 360° con altre ecografie transrettali, come ad esempio quella eseguita dagli specialisti ginecologi o urologi, che però utilizzano sonde che non permettono di vedere in profondità ed a 360° le strutture annesse

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Tel.: 0332 1574504

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